Agosto 25th, 2013, category: Attività Editoriale, Blog,
Questo è un ricordo e saluto ad un amico: è venuto a mancare Paolo Rosa.
Aveva 64 anni ed è stato uno dei fondatori diStudio Azzurro, “bottega d’arte contemporanea”, che fra i primi in Italia ha progettato e realizzato opere, fra l’altro, nel campo di videoarte e videoinstallazioni, di interattività e multimedia. Di certo è stato uno fra importanti e innovatori artisti nel nostro paese, riconosciuto a livello internazionale.
Dal 1982, insieme a Fabio Cirifino e Leonardo Sangiorgi e con moltissimi collaboratori che si sono succeduti negli anni in un “laboratorio” abbastanza unico nel panorama italiano, ha ideato e partecipato a mostre – da Kassel alla Biennale di Venezia, e all’ultima stava lavorando, a Fare gli Italiani. 150 anni di storia italiana in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia nel 2011 –, festival e manifestazioni, ma anche intervenuto in ambito pubblico per musei e gallerie.
Rosa ha sempre accompagnato l’impegno professionale con quello civile e politico, come intellettuale, artista e progettista attivo nella società. Ha insegnato molti anni all’Accademia di Brera a Milanoe di recente all’Università Iuav; ha scritto libri, fra cui l’ultimo cui teneva molto, L’arte fuori di sé. Un manifesto per l’età post-tecnologica.
Altri diranno meglio del suo lavoro; io ne ricordo intelligenza, impegno e disponibilità umana.
pubblicato su “Il fatto quotidiano”, 21 agosto 2013
Agosto 25th, 2013, category: Attività Editoriale, Blog,
Una sveglia, una lampada, una sedia, ma anche siti web, reti e servizi. All’origine delle «cose», fisiche o immateriali, che ogni giorno entrano nelle nostre vite, esiste un processo globale di progettazione nel quale convergono ideazione e produzione, impresa, uso, consumo e riuso: è il design. Dopo averne descritto le caratteristiche costitutive e il campo d’azione l’autore ci guida nelle sue applicazioni nel contesto internazionale ed in quello italiano, dove il design ha trovato un terreno fertile per esprimersi ai massimi livelli trasformando alcuni oggetti in icone del vivere quotidiano. E domani? Quale sarà il suo destino? Quali sfide e quali rischi per il designer del terzo millennio?
Febbraio 8th, 2011, category: Attività Editoriale,
Questo è il testo di apertura del volume da me curato per Electa “Antonio Citterio. Industrial design”.
Antonio Citterio, architetto, è certo fra i maggiori progettisti italiani; collabora intensamente con alcune delle più importanti industrie del furniture design, non solo del nostro paese, come B&B, Kartell, Flexform, Tisettanta, Flos, Vitra, Arclinea, Ansorg, Iittala, Pozzi Ginori e diverse altre. Al lavoro nell’industrial design ha affiancato, ormai da un ventennio, progetti nel campo dell’architettura, per residenze private, ma soprattutto per spazi pubblici, dagli showroom di vendita ai luoghi della produzione, agli uffici. Read the rest of this entry
Febbraio 7th, 2011, category: Attività Editoriale,
Olivetti ha fatto la storia del design italiano delle macchine per ufficio. Sotto la guida di Adriano, che seppe non solo scegliere i progettisti più capaci garantendo loro reale libertà operativa ma soprattutto riuscì a rendere concreto un pensiero utopico, l’azienda si aprì ai progetti di Marcello Nizzoli (fra gli innumerevoli prodotti da lui firmati, la Lettera 22), ma anche a Giovanni Pintori, suo allievo e Xanti Schawinsky, maestro del Bauhaus, per proseguire con i contributi di Bruno Munari, studio Boggeri, Franco Albini, BBPR, Ignazio Gardella, e molti altri.
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Febbraio 7th, 2011, category: Attività Editoriale, Conferenze & Convegni,
Il design anonimo costituisce uno di filoni portanti della storia e dell’attualità dei prodotti industriali. La maggioranza degli oggetti che quotidianamente utilizziamo sono anonimi dal punto di vista del design. Nel senso che non ne conosciamo il progettista o non li riferiamo immediatamente ad un’azienda. Non è noto il designer, ma sono il risultato evidente di un progetto. Da intendersi come il percorso che conduce a configurare un artefatto estetico, esito di un’idea funzionale, tecnica, tipologica, formale o d’altra natura – a diverso titolo collegata a una necessità, a una committenza o al mercato – e a predisporne i caratteri in relazione a possibilità ed economie di produzione, distribuzione e comunicazione. Read the rest of this entry
Febbraio 7th, 2011, category: Attività Editoriale,
Oltre naturalmente ad avere uno specifico contenuto, ogni libro racconta qualcosa di sé. Innanzitutto attraverso le scelte editoriali, il modo di affrontare un argomento, l’ impostazione grafica e visiva, l’ adozione di un carattere, il rapporto testo-immagine e così via. Nei casi più riusciti si sviluppa un serrato dialogo fra contenuto e “contenitore”, dove, ad esempio, l’ iconografia sostiene le indicazioni testuali oppure dipana una propria storia parallela e integrativa. Più raro il caso di assoluta e perfetta osmosi testo-immagine risolti in un unicum utilmente indistricabile.
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Febbraio 7th, 2011, category: Attività Editoriale,
Il testo del saggio per il volume da me curato «Paolo Favaretto, industrial designer»
il disegno industriale “su misura”
Esiste una generazione di progettisti il cui percorso resta esemplare per la comprensione delle vicende del disegno industriale italiano; in grado di illustrare al meglio le motivazioni più profonde che sono alla base del successo del sistema del design nel nostro paese. Un sistema che, fra le altre cose, trova alimento nella stretta relazione fra imprenditore e progettista per quel processo di innovazione e ricerca che è all’origine del “buon design” e della sua capacità di incidere su consumo e mercato. Innovazione di frequente poco sensibile all’esasperazione formalistico-comunicativa contemporanea all’insegna della novità a tutti i costi, quanto piuttosto attenta alla soluzione di processo, di tecnologia, di materiale, fino a quella tipologica, in grado di durare nel tempo.
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Settembre 2nd, 2010, category: Attività Editoriale,
Milano ad aprile è tornata ad esibire la sua DesignWeek, attorno al Salone del mobile negli spazi espositivi della Fiera di Rho e al cosiddetto Fuori Salone, che – allestendo mostre, presentazioni e kermesse – ha pacificamente invaso ogni angolo disponibile della città: zona Tortona, Bovisa, Ventura o Brera.
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Luglio 19th, 2010, category: Attività Editoriale,
Esiste un design informale? È possibile attribuire, con una qualche pertinenza, al progetto per la produzione industriale – artigianale, semiartigianale o di artigianato meccanizzato (che sono solo alcuni dei modi attraverso i quali si è declinata la realizzazione degli artefatti di design) – l’etichetta di Informale riservata ad una serie di ricerche e opere d’arte?
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