Il design anonimo costituisce uno di filoni portanti della storia e dell’attualità dei prodotti industriali. La maggioranza degli oggetti che quotidianamente utilizziamo sono anonimi dal punto di vista del design. Nel senso che non ne conosciamo il progettista o non li riferiamo immediatamente ad un’azienda. Non è noto il designer, ma sono il risultato evidente di un progetto. Da intendersi come il percorso che conduce a configurare un artefatto estetico, esito di un’idea funzionale, tecnica, tipologica, formale o d’altra natura – a diverso titolo collegata a una necessità, a una committenza o al mercato – e a predisporne i caratteri in relazione a possibilità ed economie di produzione, distribuzione e comunicazione. Read the rest of this entry
Design anonimo ad Osaka
Febbraio 7th, 2011, category: Attività Editoriale, Conferenze & Convegni, 2
L’America in Italia: l’aspetto del design durante il boom economico
Febbraio 7th, 2011, category: Conferenze & Convegni, 0
Di seguito, il mio intervento al convegno harry bertoia 1915-1978 tenutosi a Pordenone – Sala Consigliare della Provincia il 23 novembre 2007.
Il contributo affronta due temi: da una parte conduce una breve contestualizzazione sulla situazione del design italiano, dagli anni trenta al decennio cinquanta, quando gli oggetti progettati negli Usa arrivano in Italia, e dall’altra indaga le reciproche influenze fra i due paesi, in sostanza ancora da analizzare compiutamente in sede storico-critica.
Contrariamente a quello che si legge spesso, il design italiano affonda le sue radici nel periodo precedente al secondo conflitto bellico.
Design for the real World
Settembre 2nd, 2010, category: Conferenze & Convegni, 0
Il design è probabilmente divenuto (per dirlo con le parole di Enzo Mari) una parola-valigia. Vale a dire che, soprattutto negli ultimi tempi e in particolare in Italia – anche in virtù dell’accresciuta e un po’ improvvisata diffusione e riconoscibilità – è di frequente utilizzato in modo ampio ed allargato, ma quasi sempre a intendere significati assai vari. Read the rest of this entry